Redazione Vernicistore.it • nov 24, 2021
Vernice o pittura? Questo è il dilemma.
Più di una volta vi sarete anche voi trovati davanti a questa domanda, in bilico tra l'apparente sinonimia dei due termini e la ricerca di informazioni troppo confuse.
Le norme UNI 8752 pubblicate nel 1985 sottolineano, in realtà, la differenza che vi è tra le due parole, erroneamente confuse anche da chi da anni lavora in questo settore. La vernice e la pittura hanno caratteristiche diverse e vengono utilizzate quotidianamente in modi differenti e al fine di ottenere risultati ben precisi.
Se siete in procinto di cambiare il colore delle pareti della vostra abitazione o dovete ritoccare gli angolini più rovinati, è importante tenere bene a mente le differenze tra i due prodotti, al fine di ottenere un risultato perfetto e destinato a durare nel tempo.
Ecco dunque una piccola guida sulle differenze tra la vernice e la pittura e sull'uso che viene comunemente fatto di questi prodotti.
La prima cosa da chiarire è la definizione: la vernice è un materiale liquido (o in polvere) che, se steso su una superficie, la rende più bella o resistente e le conferisce determinate caratteristiche, come la brillantezza, l'opacità, l' ignifugazione e molto altro.
Si parla, nel linguaggio comune, anche di rivestimento in virtù della funzione che il prodotto svolge comunemente. La differenza principale che vi è tra la vernice e la pittura è data dall'assenza di colore nella prima.
La vernice è composta da tre materiali principali: la resina, il solvente e la carica.
La resina, nonché l'ingrediente principale, indurendosi dà vita alla pellicola decorativa e protettiva; ne esistono diverse tipologie, da quelle acriliche a quelle epossidiche, e determinano le caratteristiche principali della vernice.
Il solvente permette al prodotto di essere fluido e, di conseguenza, lo rende facile da stendere e ne favorisce l'asciugatura: la percentuale di solvente presente nella vernice va tenuta sotto controllo poiché più ve ne è, più l'evaporazione sarà rapida, ma aumenterà il rischio di avere delle colature che comprometterebbero il lavoro.
Vi è, infine, la carica, il riempitivo che determina l'aspetto finale della verniciatura, soprattutto a proposito della pigmentazione.
I pigmenti, oltre a regalare colore e opacità, rendono la vernice dura, la proteggono dalle radiazioni UV e rallentano i processi degenerativi legati all'abrasione e alla corrosione.
Sono due le principali varianti di vernici e differiscono tra loro per alcune caratteristiche fondamentali.
La vernice sintetica, ossia quella a base di resina alchidica, presenta una serie di vantaggi: innanzitutto vanta l'applicazione universale, dunque può essere stesa su una moltitudine di sottofondi, dal legno al vetro, passando per le materie plastiche.
Garantisce, inoltre, brillantezza e potere riempitivo, non si assorbe troppo rapidamente sui materiali porosi come il legno e il sughero e, grazie all'asciugatura lenta, evita che si creino le cole, offrendo, anzi, le condizioni adatte per stendere più strati di vernice o correggere le eventuali imperfezioni.
Tra gli altri
vantaggi della vernice sintetica
vi è il
prezzo basso, mentre va sottolineato, tra gli
aspetti negativi, che, per via dei
solventi
presenti, non è sempre possibile stendere la vernice sintetica su vecchi strati di prodotti simili poiché si potrebbero creare bolle o crepe.
La vernice acrilica, seppure presenti prezzi superiori rispetto alla vernice sintetica, offre numerosi vantaggi, primi fra tutti l'essicazione rapida (dai 10 ai 15 minuti) e la possibilità di riverniciare ogni qual volta si voglia senza temere che si creino imperfezioni o danni.
Inoltre la vernice acrilica garantisce la massima resistenza contro gli agenti corrosivi, quelli atmosferici e l'ingiallimento, rappresentando così una soluzione intelligente anche in un'ottica di durata nel tempo.
Prima di scegliere se acquistare una vernice sintetica o una vernice acrilica è importante capire
quale superficie deve essere valorizzata dalla stesura del colore, quanto vogliamo che la parete mantenga le sue caratteristiche nel tempo e quanto siamo disposti a spendere per ottenere un risultato che ci soddisfi.
Quando parliamo di vernici per supporti in legno facciamo riferimento, nella maggior parte dei casi, al materiale utilizzato per la creazione di una sottile e resistente pellicola posta a protezione del legno.
Sintetica o naturale, la vernice viene comunemente utilizzata per il restauro delle componenti in legno o per regalare loro un nuovo look ed una brillantezza unica.
In commercio si trova una vasta gamma di prodotti adatti a situazioni di questo genere, i quali differiscono tra loro per la composizione e per il risultato che permettono di ottenere: è soltanto a partire dalle vostre esigenze che potrete fare la scelta giusta e rinnovare il giardino o dare nuova vita agli antichi mobili lasciati in eredità dalla casa della nonna.
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Vi ricordiamo che per applicare la vernice su un mobile è importante sistemarsi all'aperto, meglio se in giornate miti; dopo aver attentamente carteggiato tutta la superficie potrete procedere alla verniciatura.
Una buona abitudine è quella di stendere un fondo per legno che aiuti a chiudere i pori, così da portare il supporto nelle condizioni migliori e creare le condizioni utili a far durare la pittura per sempre.
Dopo una storia lunga e dalle innumerevoli curiosità, la definizione di pittura indica, oggi, una decorazione colorata che è in grado di proteggere il prodotto grazie ad un film coprente ed elastico, destinato a durare nel tempo.
A differenza della vernice, in questo caso siamo in presenza di un prodotto pigmentato e colorato, in grado di coprire la colorazione originale e tutte le caratteristiche del materiale su cui viene stesa.
La pittura per pareti, anche nota come pittura murale, nasce dall'unione di acqua, pigmenti, resine e additivi (come gli antimuffa e i fungicidi) e in base alla percentuale di ognuno di questi elementi sarà possibile valutarne nello specifico le caratteristiche e le funzionalità.
Quando parliamo di pitture murali dobbiamo tenere conto che ne esistono quattro diverse tipologie che differiscono tra loro in composizione e performativa e sono adatte alle pareti di ambienti differenti.
La tempera rappresenta una soluzione molto economica (dai 4€ agli 8€ al litro) perché è ridotta la percentuale di resina al suo interno.
È un prodotto poco coprente che, andando avanti nel tempo, finisce per spolverare, ossia rilasciare al tocco una fine polvere bianca; per evitare ciò è consigliabile applicare un fissativo.
In genere la tempera viene impiegata per imbiancare le pareti di garage e cantine, tutti quegli ambienti che vengono utilizzati di rado o non necessitano di avere un bell'aspetto.
Più costosa e raffinata è la pittura traspirante: si tratta di un prodotto che permette alle pareti di liberarsi del vapore e dell'umidità, motivo per cui viene impiegata soprattutto per la tinteggiatura del bagno e della cucina. Questa pittura fa in modo che non si formino muffe e condense e tende a mantenere le sue caratteristiche a lungo nel tempo.
La pittura lavabile e super lavabile, il cui costo si aggira attorno ai 10€ per litro, è consigliata per tutte le stanze della casa, soprattutto il soggiorno, i corridoi e le camere da letto; può essere utilizzata anche in bagno o in cucina, a patto che gli ambienti siano arieggiati e non troppo umidi.
La pittura lavabile, composta per la maggior parte da resine e pigmenti, resiste allo sporco e all'usura, oltre che allo sfregamento: con il semplice utilizzo di un panno umido è possibile eliminare ogni segno, dai residui di sporcizia alle opere d'arte create dai bambini che decidono di utilizzare le pareti come le tele sulle quali dare libero sfogo alla fantasia.
La pittura smacchiabile, infine, non viene usata tanto nelle abitazioni quanto negli asili, nelle scuole o negli studi medici: ciò perché questa pittura, che può avere un aspetto lucido o opaco, può essere lavata a fondo con l'ausilio di detergenti specifici, i quali rappresentano un valido alleato nell'eliminazione non solo dei segni del tempo o dei pastelli a cera, ma anche dei germi e batteri che si annidano sulle pareti.
Ideale per applicazioni di sigillatura, elevata capacità di adesione, antimuffa. Sviluppa un ambiente sfavorevole alla formazione di muffe e microorganismi.
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Idropittura murale
a base di resine acriliche in dispersione
acquosa, pigmenti purissimi, cariche pregiate, ed additivi vari di primissima qualità che gli conferiscono ottima pennellabilità, ottima resa e copertura, buona lavabilità, ottima adesione, buona traspirabilità, ottimo punto di bianco e facilità di applicazione.
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